Barbie
Barbara Millicent Roberts da Willows Wisconsins, ovvero la bambola più famosa di sempre, nasce il
9 marzo del 1959 come fashion model adolescente dal castigato costume zebrato. Dopo un anno è già redattrice di moda e nel 1963 donna in carriera.
Da lì in poi nessuna professione le verrà negata, collezionandone oltre cento ma soprattutto diventando lo specchio dei tempi, “
li incarna in modo perfetto. Attraverso lei è possibile ripercorre costume e società degli ultimi sessant’anni”, puntualizza
Massimiliano Capella, curatore della mostra,
“è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica”. Così dai grandi magazzini, ora la bambola snodabile diventata icona esce a testa alta e raggiunge prima il
Mudec, nuovissimo spazio milanese per la cultura, (fino al
13 marzo 2016) per poi arrivare al
Louvre di Parigi.
Per riascoltare l'intervista a
Massimiliano Capella curatore della mostra, ospite a
Miracolo Italiano, il programma di
Radio2 condotto da
Fabio Canino e LaLaura, clicca qui >Una mostra che più rosa non si può, organizzata in 5 sezioni: 438 pezzi raccolti dalla Mattel ma anche da collezionisti privati. Icona di stile, senza figli né marito (si dubita persino dell'identità sessuale dell'eterno fidanzato Ken) la sua creatrice,
Ruth Handler, le fece dire, ancor prima del femminismo e del Yes I can di Obama,
I can be. Posso essere tutto ciò che voglio.
Non male per una bambola di plastica.